Pochi giorni fa Renzo Piano ribadiva che “l‘architetto è un mestiere politico“:
agisce nell’interesse della collettività e si occupa delle trasformazioni delle città che abitiamo, incidendo sulla qualità della nostra vita.
Per questo motivo egli è inevitabilmente sottoposto al giudizio della cittadinanza, specie quando interviene sul disegno dello spazio pubblico. A maggior ragione se scaturisce da un lungo processo di partecipazione, come accaduto nella redazione del progetto fisico di via Leuca.
E’ normale, quindi, e non deve sorprendere nessuno, che sulla “zona 30” di via Leuca ci possano essere idee diverse con i progettisti, professionisti capaci e stimati, che oggi intervengono con una loro nota per spiegare e difendere il proprio lavoro dalle osservazioni critiche espresse.
Ci sono però questioni che restano tutt’ora sospese nonostante le precisazioni e con le quali è utile confrontarsi:
1. come mai s’è deciso di realizzare una “zona 30” lungo un importante asse di penetrazione al centro della città, sul quale insistono non solo residenze ma numerose attività commerciali e una scuola grande, senza una valutazione sul sistema della mobilità urbana e obiettivi dichiarati e stimati di una riduzione del traffico tali da garantire che su via Leuca non ci siano incolonnamenti?
2. è scontato che le auto disposte a spina di pesce, per garantire un numero indispensabile e consono alla domanda di parcheggi dell’area, rendano lo spazio pedonale, così pensato, ugualmente gradevole e quindi idoneo a godere dell’incremento del verde?
3. come mai lo stesso intervento già previsto e realizzato a Ponticelli per ammissione unanime s’è rivelato fallimentare?
Sono preoccupazioni oggettive.
Che esprimiamo nell’interesse esclusivo della città e di chi la vive.
Che, a questo punto, solo la chiusura dei lavori potrà chiarire.
Sperando che non sia troppo tardi.
Non si capisce come dei professionisti possano progettare che nella citata via Leuca, nei pressi dell’incrocio semaforico con via Otranto, abbiamo previsto quel dislivello dell’asfalto fatto così male che renda il centro carreggiata come una conca. Ma quando piove che succederà? O non è prevista la pioggia? A parte quello non c’è lo spazio neanche per l’incolonnamento di due auto ed il traffico è caotico.
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