“Stiamo stringendo i tempi per portare a conclusione l’iter del PUG entro un paio di mesi”.
” Non ci saranno le grandi espansioni”.
Così oggi l’Assessore all’Urbanistica Martini.
Sono trascorsi 3 anni e molte varianti, da quando il Documento Programmatico Preliminare – primo atto del PUG – è stato adottato; era settembre 2012. Speriamo questa sia la volta buona. Nel frattempo la nostra mozione che proponeva, per allinearci alle politiche europee e nazionali, il consumo di suolo zero è stata bocciata. Non serve riportare i numeri del consumo di suolo della nostra città, la mappatura dell’Ispra parla da sola:
abbiamo ormai colmato tutti i vuoti intorno alla tangenziale e la pressione edilizia preme lungo le costa.
“I comuni caratterizzati da un tessuto urbano di tipo diffuso rappresentano le situazioni a maggiore rischio per gli effetti negativi della frammentazione I dati mostrano come la progressiva espansione delle infrastrutture e delle aree urbanizzate, in particolare di quelle a bassa densità, continua a causare un forte incremento delle superfici artificiali e dell’impermeabilizzazione del suolo. Il consumo di suolo cresce ancora in modo significativo, pur segnando un rallentamento negli ultimi anni. Tali dinamiche insediative non sono giustificate da analoghi aumenti di popolazione e di attività economiche. Il territorio e il paesaggio vengono quotidianamente invasi da nuovi quartieri, ville, seconde case, alberghi, capannoni industriali, magazzini, centri direzionali e commerciali, strade, autostrade, parcheggi, serre, cave e discariche, comportando la perdita di aree agricole e naturali ad alto valore ambientale, con un uso del suolo non sempre adeguatamente governato da strumenti di pianificazione del territorio e da politiche efficaci di gestione del patrimonio naturale”