“Fabbricato in Lecce via Gidiuli – De Simone, di mq 1600 – destinazione d’uso F11 edificio scolastico – stato manutentivo buono. Occupato temporaneamente con contratto di comodato con scadenza 2019.
Prezzo di complessivo del lotto, così come composto euro 400.000,00 (euro quattrocentomila/00) – cauzione da versare euro 40.000,00 (euro quarantamila); Trasferimento diritto di proprietà.”
Questo è uno dei beni contenuti nell’ultimo avviso di vendita all’asta di beni di proprietà comunale.
Un edificio scolastico. In buono stato.
E Palazzo Carafa cerca un immobile da destinare a sede del CPIA di Lecce, sfrattato dell’ex Cnos.
E all’assessorato dicono di non avere soluzioni da offrire nell’immediato.
Perché liberarsi di beni che possono essere funzionali all’assolvimento di compiti propri del Comune?
C’è del senso in tutto questo?
Lo chiederemo ufficialmente.